lunedì 26 gennaio 2015

di candele e candeline...




...brutto vizio il mio di non buttare via nulla.
E' capitato anche a voi di organizzare una festa di compleanno e poi accorgervi all'ultimo minuto di non aver comprato le candeline?
Beh a me è successo più di una volta, ma per fortuna ho il vizio di tenere tutto e le vecchie candeline (tristissime!) sono tornate utili nel momento del bisogno.
Ma da ora in poi non ho più scuse: dovrò ricordarmi di comprarne di nuove.
La settimana scorsa ho visto lei fare le candele e ho voluto provare.
Ricordo che da piccolina in montagna mi divertivo a sciogliere vecchie candele, quelle tenute da parte per quando andava via la luce durante i temporali, per riempire goccia dopo goccia quelle piccole scatolette di latta della caramelle a forma di cuore.






Sì, perchè se siete anche voi come me, ora svuotate contenitori e cassetti, mensole e tavolini e recuperate tutti i pezzi di candele rimasti in giro per casa impolverati...






...spezzettate con l'aiuto del taglierino i vostri ceri, profumati o no, tutto va bene, mischiate pure i colori per ottenerne di altri ( sono felice di aver tolto dai piedi una candela pesantissima lilla con conchiglie inglobate vinta ad una pesca che girava ormai da anni da una stanza all'altra ), si possono aggiungere anche i vecchi pastelli a cera...






...recuperate gli stoppini più lunghi...






...e procedete a sciogliere a bagno Maria tutta la cera, colore per colore ( volendo si può mettere sul fuoco basso una padella bassa e larga con acqua in cui immergere dei piccoli pentolini con i vari colori )...






...pulire bene bene i contenitori di vetro da riutilizzare ( ottimo lavoro da delegare alla lavastoviglie cercando però prima di togliere al meglio la cera rimasta )...






...armarsi di tanta pazienza e iniziare a versare un colore per volta, solo qualche goccia al centro per fissare lo stoppino, versare ancora lo stesso colore lasciandolo raffreddare un po' prima di mettere lo strato successivo, stando attenti a non far cadere gocce  sui bordi.






Ci siamo divertite io e le ragazze a creare le nostre nuove candele, peccato che mi sono sporcata il maglione con una goccia di cera: qualcuno ha dei suggerimenti per toglierla?
Giorno insolito per me per pubblicare oggi, ma ogni tanto non è bello cambiare?


Buona settimana


Isabella



martedì 20 gennaio 2015

oggi dolci...



... perchè mi dimentico sempre di chiedere a Roby dove ha messo la chiavetta con le foto della borsa,
perchè venerdì non ho trovato il gomitolo di lana del colore che cercavo e non posso andare avanti con il nuovo progetto all'uncinetto, ma non demordo andrò domani all'altro mercato, da un altro omino delle lane...






,,,perchè ogni tanto, anzi spesso, oltre a sfornare pane senza impasto
( l'ultimo poi con dose doppia mi è venuto proprio bene e sono orgogliosa della sua bella crosta )...






...tanto da mettere due foto...






... ogni tanto, dicevo, mi piace pasticciare in cucina
 e la cosa che mi dà più soddisfazione è preparare dolci.






E come rifaccio sempre la torta di yogurt, spesso senza yogurt,  aggiungendo ogni volta nuovi ingredienti ( ieri ho aggiunto carote e nocciole), mi piace provare a preparare cose nuove come i Cake pops infilati sulle forchette ( non avevo i bastoncini ).






Del mio amore per i fari vi ho già parlato, lo sapete che li colleziono, ma non posso non raccontarvi che abbiamo trovato un ristorante, una brasserie belga qui a Milano, con un faro nell'ingresso!
Lì sabato sera abbiamo mangiato le gaufres, le tipiche cialde del nord d'europa.
Tanto buone e più leggere di quelle che preparo di solito, che, l'indomani, ho voluto cercare la ricetta in internet.






Ho ridotto a 1/3 le dosi utilizzando:

1/4 di litro d'acqua
170 grammi di farina
1/3 di bustina di lievito per dolci
1 pizzichino piccolo di sale
10 grammi di zucchero
1 uovo
e per ultimo, dopo aver mescolato il tutto, ho aggiunto
40 grammi di burro sciolto raffreddato

Ho lasciato riposare l'impasto in frigo per almeno 1/2 ora...






...ho fatto scaldare la macchina per le cialde e le ho cotte controllando di tanto in tanto la doratura.






E sì, sono piaciute, tanto che è rimasto solo lo zucchero a velo!






Buona settimana

Isabella


p.s.: non potevo non usare le tovagliette fatte un po' di anni fa con il tessuto coi fari!



venerdì 16 gennaio 2015

Io, la mia nonna e un caldo porta telefonino



Non è la prima volta che parlo di lei,
la mamma della mia mamma, la mia nonna Francesca.
Da lei ho ereditato il mio secondo nome Francesca, l'essere mancina, e anche se mio marito è mancino pure lui,
le nostre ragazze non lo sono.
Peccato!
Da lei ho preso la passione per il lavoro a maglia e uncinetto
e quando in montagna in una vecchia scatola di latta mia mamma ha trovato delle fotografie che la ritraevano, mi veniva da sorridere.
Sorridevo pensando ai "knitcafè" che vanno molto di moda negli ultimi anni e dicevo tra me e me:     " non sono certo una novità!".
Eccola la mia nonna al centro e, da sinistra, la mia mamma piccolina, la mia bisnonna, la mia prozia, una delle sue cognate e nipote sedute su di un muretto ai piani dei Resinelli nei primi anni 40 tutte insieme a lavorare a maglia al sole dopo una passeggiata.






E poi ancora negli anni 50 all'albergo Maggio in montagna con delle amiche, ognuna con tutto l'occorrente per sferruzzare in un pomeriggio di chiacchiere in compagnia.






Come lavorava bene a maglia, era precisa, ci faceva dei bei maglioni di lana e ogni tanto allungava le maniche man mano che crescevamo.
Per non parlare dell'uncinetto, sottilissimo, usava perfino il filo da cucire n° 50, io, invece, mi annoio in fretta, preferisco usare la lana e fare pezzi veloci.






Come questo piccolo astuccio per il mio telefonino, fatto con gli avanzi di lana che avevo in casa.
Una manciata di colori per piccoli grannysquares e un fiorellone grigio per poterlo chiudere.






Una fodera veloce cucita a macchina e un vecchio bottone rosa.





A dire il vero oggi avrei voluto farvi vedere l'ultima borsa che ho cucito prima di Natale, ma devo cercare le foto che ho fatto mentre la cucivo: mi sa che Roby le ha messe su dischetto!

Buon fine settimana

Isabella


martedì 13 gennaio 2015

Il nostro Natale




...passato in montagna, lontano da pensieri e dispiaceri,
a volte è meglio fare le valigie e cambiare aria
e quando Roby mi ha detto
"Isa che ne dici se quest'anno andiamo in montagna a passare il Natale? I giorni di vacanza sono tanti, ci possiamo organizzare bene, chiediamo ai nonni se se la sentono di venire là per stare insieme a Natale"
  Beh, non potevo dirgli di no!
Il giorno di Natale eravamo in 12, per fortuna le ragazze mi hanno aiutato e abbiamo cercato di fare tutto il possibile per accogliere e far passare una giornata diversa ai nonni.
La mia mamma purtroppo ha la maculopatia e, anche se non lo da a vedere e cerca di essere il più indipendente possibile, ha bisogno di aiuto un po' per tutto. Non riesce più a leggere e questo è un limite in tante cose: pensate che quando va al mercato non riesce a distinguere la frutta, vede solo macchie di colore. Anche le cose più semplici come fare una telefonata o citofonare a qualcuno diventano un problema...
Siamo stati in montagna con i miei genitori due settimane, abbiamo avuto delle splendide giornate, quasi primaverili, in cui mi piaceva aprire le finestre la mattina e guardare le montagne cambiare colore dal sorgere del sole al tramonto.
Roberto qualche mattina si è dovuto alzare presto per tornare a lavorare in giornata a Milano e io, ormai sveglia, mi sono alzata a sbrigare le prime faccende di casa accendendo il camino.
Dalla finestra della nostra cucina si vede le Grigna e io ogni giorno la ammiravo, stavo lì davanti alla finestra incantata per poter portare a casa quella meraviglia che non avrei potuto più vedere una volta tornata a Milano!
la mattina presto spiccava con il suo manto bianco nel cielo ancora buio...








... per poi diventare rosa al sorgere del sole,...







... infiammarsi, ...






...splendere durante le poche ore di sole...






...e ritornare nell'ombra al tramonto...






...lasciando colorare le nuvole di rosa e viola...







...quando il sole splende ancora sui monti si fronte verso est e la luna appare alta nel cielo.






Giorni di piccole passeggiate sempre il solito giro, ma mai stanchi degli stessi posti, con la neve caduta come l'arrivo di un regalo molto atteso, che rende tutto magico e, nel silenzio, solo il rumore delle suole che affondano...






...lasciando impronte sulle scale, perchè il Natale in montagna non è Natale senza la neve...






...e il freddo di pochi giorni si fa sentire e vedere alla fonte.






Giorni di luci in piazza...






...di luci la notte di capodanno delle ragazze e le amiche nostre ospiti...






...la luce del camino che scalda a fa venire voglia di lavorare a maglia seduti lì vicino...






...e la voglia di provare a cuocere il pane con il fuoco acceso...






Un giro a Lecco con le ragazze con la scusa di recuperare una compagna in arrivo per passare il capodanno da noi...










...quattro passi in centro, qualche negozio da vedere, un panino al volo nell'attesa del treno da Bergamo.


Giorni passati troppo in fretta e con un po' di stanchezza,
 ma felici di averli passati così rinunciando un po' al nostro riposo,
prendendoci cura dei nonni e facendo felici le ragazze.

A presto...con tutti i lavori fatti che non vi ho ancora fatto vedere.

Isabella

venerdì 9 gennaio 2015

...un anno migliore...




...è quello in cui spero, in questi giorni in cui solo terribili notizie si sentono arrivare da molti angoli della terra...







...avrei voluto raccontarvi un po' dei nostri giorni passati in montagna,
farvi vedere le foto delle mie amate montagne,
ma oggi no,
non ce la faccio.

Lascio acceso questo lumino,
quello che ho messo sul davanzale della finestra la mattina di Natale,
per sperare in un mondo migliore.


Isabella



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